Proteine in polvere: come sceglierle?
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Unknown
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11:02
Uno degli integratori più usati nel mondo del bodybuilding
sono le proteine in polvere. Nell’ambito
dei “non addetti ai lavori” e dei neofiti molte sono le incertezze e i dubbi
che, in linea di principio, derivano dall’ignoranza. Quante volte non avrete
sentito dire “io preferisco mangiare bene invece di buttare giù tutte quelle
schifezze”. Ed è proprio questa l’ignoranza. Schifezze? Allora mi chiedo se
queste persone hanno mai letto (e magari anche capito) la lista degli
ingredienti dei cibi che consumano abitualmente. Se così fosse si renderebbero
conto che le vere schifezze sono lì!
Nella trattazione sulle proteine in generale spiegavo in
quali alimenti sono contenute, il loro valore biologico e le quantità
necessarie quotidianamente a seconda che si parli di un individuo sedentario
oppure che pratichi un determinato sport. Abbiamo quindi visto che queste
quantità possono variare anche di molto, e, nel caso in cui si pratichi
bodybuilding ,le proteine necessarie possono anche superare i 2 gr per kg di
peso corporeo. Dunque, l’unico modo per
soddisfare questo fabbisogno proteico evitando di assumere anche i carboidrati
e/o i grassi saturi nonché il colesterolo presenti negli alimenti- fonti
proteiche è quello di ricorrere alle proteine in polvere. Questo non significa
sostituire la carne, il pesce, le uova, ecc completamente con le polveri, ma solo,
appunto, di integrare la restante quota oppure di utilizzare le proteine in
polvere quando le necessità richiedono una maggiore velocità di assorbimento
rispetto a quella che si avrebbe con alla digestione di un cibo solido. Possono
inoltre tornare utili quando si è fuori casa o si va di fretta, cioè quando
risulta più agevole mettere un misurino di polvere in uno shaker rispetto a
grigliare un pezzo di carne o bollire delle uova.
La funzione principale delle proteine nell’ambito del
bodybuilding è quella di reintegrare le proteine dei muscoli demolite durante
l’allenamento, quindi di ricostruirle nuovamente, in modo sempre più efficace
dal punto di vista anabolico. Tuttavia, questo meccanismo ha i suoi limiti e
l’abuso di proteine può comportare anche un incremento della massa grassa (il
nostro organismo trasforma in riserve adipose tutto quello che ritiene
eccessivo, proteine comprese!), oltre a problemi metabolici.
Come scegliere le
proteine in polvere?
Come per i cibi-fonti proteiche, così anche per le proteine
in polvere, il primo criterio sarà il loro valore biologico (VB), che indica la
loro efficacia (il rapporto fra azoto trattenuto e azoto assorbito, la
composizione in termini di amminoacidi contenuti, soprattutto quelli
essenziali). A questo punto ci si deve
chiedere qual è il momento della giornata in cui intendo assumerle? Voglio
prevenire il catabolismo notturno? Voglio utilizzarle post allenamento o prima?
Devo raggiungere il mio fabbisogno proteico perché non ne assumo abbastanza con
l’alimentazione?
Sul mercato se ne
trovano di vari tipi, vediamo quali sono e quali peculiarità possiedono:
Le proteine dell’uovo
(albumina):
-rappresentano il perfetto equilibrio tra azoto assorbito e
trattenuto, quindi tra i vari amminoacidi essenziali. Infatti, il loro VB è
pari a 100.
-La loro velocità di assorbimento è media rispetto alle
altre: vengono assimilate nel giro di un’ora e rimangono nel flusso ematico per
circa 4 ore.
-Sono un’ottima fonte di arginina, la quale, insieme ai
glucidi, aumentando i livelli di insulina, favorisce l’ingresso degli
amminoacidi e del glucosio nelle cellule muscolari, quindi la rigenerazione di
questi tessuti logorati dallo stress indotto con l’allenamento. Mescolata ad
una proteina più veloce (cioè che viene assorbita più velocemente), come quella
del siero del latte, si ottiene un’ottima miscela post allenamento.
-sono più costose rispetto alle proteine del siero ma
rappresentano una buona alternativa in caso di intolleranza al lattosio.
Le proteine del siero
del latte (Whey)
-rappresentano l’alternativa meno costosa alle albumine dato
il loro VB molto simile (quindi simile contenuto di amminoacidi);
-vengono assorbite nel giro di 20-30 minuti e rimangono in
circolo per circa 3 ore; questa velocità di assorbimento molto alta fa si che
vengano preferite dopo l’allenamento (insieme ad una fonte di carboidrati a
medio-alto indice glicemico per scatenare l’innalzamento della glicemia e
l’ingresso di questi nutrienti nei muscoli ) oppure la mattina appena alzati
quando, dopo il digiuno notturno, si ha necessità di frenare il catabolismo
ripristinando immediatamente il livello di aminoacidi, cioè assumendo
immediatamente delle proteine. Al contrario, un alimento solido rilascerà le
proteine molto più lentamente (cioè nel giro di 2-3 ore, il tempo necessario
alla digestione). Poiché, sembrerebbe che il nostro organismo non sia in grado
di sintetizzare più di 30-50 gr di proteine per volta (la variazione è in
relazione al peso corporeo) si dovrebbe evitare di assumerne di più. Questo
però non significa che, dopo aver consumato le proteine in polvere non ci si
possa comunque preparare una colazione che includa un’altra fonte proteica.
Infatti, abbiamo visto che quest’ultima avrà un tempo di digestione più lungo
(rallentata anche dai carboidrati).
In conclusione potete sia optare per uno shaker in cui
mescolare proteine del siero e proteine più lente come le caseine, sia per le
proteine del siero appena alzati e degli albumi nell’ambito della vostra
colazione.
In commercio le
proteine del siero esistono sotto tre forme:
-isolate: hanno un contenuto proteico intorno al 90% e meno
grassi e lattosio
-concentrate: hanno un contenuto proteico inferiore al 90% e
più grassi, colesterolo e carboidrati (comunque in quantità trascurabili)
-idrolizzate: le c.d proteine predigerite o scomposte (in
grandi peptidi) quindi con tempi di assimilazione molto più brevi (10-15 minuti
e rimangono in circolo per circa 3 oreà
ideali nel post workout); a questo vantaggio naturalmente corrisponde un prezzo
superiore.
Proteine della
caseina
La caseina non è altro che il caglio che si ottiene quando
si separa il siero. Il loro VB, nella migliore delle ipotesi è pari a 80 e il
tempo di assimilazione è di circa 70-80 minuti ma rimangono nel flusso
enzimatico per circa 7-8 ore. E’ questa la ragione per cui la loro assunzione
viene consigliata la sera, prima di andare a dormire, in modo che l’organismo
non rimanga a digiuno e attinga alle proteine dei muscoli (c.d. catabolismo
notturno) oppure durante il giorno quando non si ha la possibilità di fare lo
spuntino fra i pasti principali (anche se buona regola vorrebbe che lo spuntino
non venga mai saltato). Inoltre, la loro alta concentrazione di glutammina,
secondo alcuni studi, stimolerebbe anche un maggior rilascio di Gh (ormone della
crescita).
Proteine della soia
Dato il loro VB inferiore a 70, questo tipo di proteine sono
state da sempre poco considerate nel mondo del bodybuilding. Da qualche anno
però sono apparse sul mercato nella forma isolata, con un ottimo profilo
aminoacidico (soprattutto BCAA) e ricche di glutammina, componenti fondamentali
nello sviluppo muscolare. Questo tipo di proteine, oltre ad essere molto utili
per chi segue una dieta vegetariana o vegana, hanno il pregio di stimolare
l’ormone tiroxina, in grado di velocizzare il metabolismo e favorire l’ossidazione
dei grassi, quindi sono particolarmente adatte nella fase di definizione.
Il tempo di assimilazione è di circa 90 minuti, e, poiché
rimangono in circolo (cioè rilasciano aminoacidi) anche per 9-10 ore, come le
caseine, sono in grado di prevenire il catabolismo notturno.
NB: Nell’ambito di
tutte le proteine che abbiamo visto, sia vegetali che animali, esistono le forme isolate e idrolizzate.
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integrazione