I bambini troppo paffutelli saranno gli obesi di domani

Scritto da Unknown alle 14:52
Ho trovato questo articolo riportato da TGcom24 e vorrei spendere due parole a riguardo:

Quante volte non avete sentito dire ad una donna in gravidanza: "devi mangiare per due!"? E quella, un pò ci crede e un pò ci si nasconde dietro questa frase e lo fa sul serio. Oppure quante volte non avete sentito dire ad un bambino "finisci tutto" e davanti ha il piatto che dovrebbe mangiare un adulto.
Le abitudini che si trasmettono ai bambini posso pregiudicare la loro intera vita, a cominciare dalla gravidanza in cui tutto è concesso senza rendersi conto che è ora il momento in cui iniziano a formarsi le cellule del bambino, anche quelle adipose! , e a proseguire con tutte quelle merendine che si rifilano loro perchè è troppo difficile occupare una mezz'ora per fare un ciambellone e rinunciare ai pianti di Barbarda D'Urso; così a colazione si mette loro in mano la busta di biscotti poco grassi perchè, lo dice la pubblicità "sono cotti al vapore" oppure "hanno lo zucchero di canna"; per le merende a scuola è, ancora una volta, molto più facile lasciare loro una paghetta per i vari kinder delle macchinette (che, a mio parere, all'interno delle scuole dovrebbero essere vietate per legge, come la vendita delle sigarette); per pranzo sarà facile buttare nel piatto i 4 salti in padella o friggere una cotoletta già opportunamente impanata dal signor Amadori (e solo lui sa cosa c'è dentro quella impanatura); il pomeriggio lo passeranno davanti alla tv/play station con un bel pacchetto di patatine e Dio sa cos'altro, quindi a cena probabilmente faranno i capricci perchè non hanno fame visto quante schifezze hanno ingurgitato durante le 3-4 ore di cartoni animati.
Eppure pochi genitori si rendono conto che le cellule adipose si formano durante la loro infanzia- adolescenza, il loro numero condizionerà l'intera esistenza di questi adulti di domani, e, chi si trova ad essere un po' "cicciottello" a 10 anni molto probabilmente combatterà con il proprio peso per tutta la vita. Le cellule adipose infatti, una volta formate non muoiono mai e possono gonfiarsi, cioè subire il fenomeno ipertrofico, esattamente come i muscoli.
Secondo la teoria lipostatica (sostenuta da studi molto importanti) è questo il motivo per cui le persone obese tendono a fallire le diete. Infatti, il grande numero di cellule adipose (adipociti) svuotate da una dieta, tendono a stimolare l'appetito e a rendere la fame più difficile da contrastare. Per questo motivo si deve tenere duro! L'organismo crede di essere in una condizione di carestia data la riduzione del contenuto lipidico degli adipociti ma noi sappiamo invece di essere nell'era della sovrabbondanza di cibo e quindi sappiamo di non avere bisogno di ingozzarci visto che possiamo mangiare in qualunque momento e non dobbiamo aspettare di riuscire a cacciare qualche animale.
Lo studio che conferma  che i piccoli più grassi, sono quattro volte più a rischio di esserlo da grandi rispetto ai loro compagni normopeso è stato condotto dall’Emory's University di Atlanta ed è rappresentativo di circa 4 milioni di bambini degli Stati Uniti.
Solveig Cunningham, fra gli autori dello studio, precisa: "Il nostro studio fa luce su un fenomeno allarmante e ci dice molto sulla natura di una tale epidemia di obesità. Le radici del sovrappeso risiedono nelle cattive abitudini impartite dai genitori, anche nel periodo antecedente la nascita". 
Claudio Maffeis, esperto di nutrizione della Società italiana di pediatria (Sip), ha commentato: "I dati di incidenza riportati da questa ricerca sono nuovi e, seppure siano relativi alla popolazione americana, vanno letti con attenzione anche da noi. Una indagine italiana sui bambini delle scuole materne condotta in passato ha dimostrato che il 24 % risultava in sovrappeso o obeso. Il rischio di restare grassi da adulti, è accertato, va dal 40 all'80 %". Il bambino obeso, quindi, è destinato a esserlo per sempre se non si interviene con urgenza. Le età più a rischio sono 4, durante la gravidanza, nel primo anno di vita, nell'età prescolare che va dai 3 ai 6 anni e l'adolescenza.  L'obesità è una condizione patologica ed è urgente intervenire sui bimbi e sui loro genitori, che spesso sono loro stessi in sovrappeso". Conclude l'esperto: "Il problema resta quello di riuscire ad aumentare la sensibilità dei genitori e di chi si prende cura dei bambini. Pensare che crescendo il bambino dimagrirà, convinzione ancora comune fra gli adulti, è il primo errore. Altro sbaglio comune è riempire i piatti dei piccoli come se fossero adulti. Si assiste inoltre a un crollo della pratica sportiva. Un intervento sull'educazione alimentare e lo stile di vita di genitori e figli deve essere fatto precocemente, sia per prevenire che per risolvere il problema. Dopo sarà tardi".
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