Come bruciare il grasso preservando la massa magra?
Scritto da
Unknown
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10:44
Questa è una domanda molto frequente da parte di tutte
quelle persone che hanno seguito un percorso di ipertrofia e ora, per poter
vedere i risultati raggiunti, hanno bisogno di eliminare quello strato di adipe
e acqua che copre la muscolatura.
Tuttavia, questa sarebbe la domanda giusta anche da parte di
chi ha pochi o molti kg da perdere e ancora non ha intrapreso alcun percorso.
Infatti, il dimagrimento dovrebbe sempre consistere nella progressiva
sostituzione del tessuto adiposo con quello magro e non nella mera perdita di
peso corporeo. Quest’ultimo risultato è molto più facilmente raggiungibile ma
anche meno fruttuoso, se non inutile nel lungo periodo. Ad esempio, digiunando,
si perde peso ma è quasi impossibile che venga intaccato l’adipe. Quando si
digiuna, il nostro organismo, che ragiona ancora in termini preistorici,
avverte un periodo di carestia, quindi tende a trattenere le riserve di grasso
perché non sa quando avrà di nuovo cibo in abbondanza. Dunque, per ricavare i
mezzi di sostentamento si rivolge ai muscoli, depauperando le loro proteine (il
c.d catabolismo muscolare) e questo porterà certamente ad una perdita di peso,
quindi ad una vittoria sulla bilancia, ma ahimè, si tratta della vittoria di
Pirro, poiché la percentuale di grasso è rimasta pressochè invariata. Infatti le persone anoressiche hanno spesso
più tessuto adiposo dei fitness model anche se loro digiunano, mentre gli
atleti mangiano 5-6-7 volte al giorno! E’ proprio così: il nostro corpo si
nutre dei suoi stessi muscoli prima di arrivare al grasso.
Ma i muscoli sono importanti anche per un altro motivo: più
muscoli si hanno e più facilmente si perde il tessuto adiposo! La ragione sta
nel fatto che i muscoli, solo per rimanere tali e non deperirsi, hanno bisogno
di molta più energia rispetto al tessuto adiposo. Questo significa che all’aumentare dei
muscoli, aumenta il nostro metabolismo basale, ovvero la quantità di calorie di
cui necessitiamo solo per mantenere le funzioni vitali. Dunque, due persone che
hanno lo stesso peso corporeo ma un diverso quantitativo di muscoli, hanno
bisogno di differenti quantitativi di energia per mantenersi in vita. E’ questo
la ragione per cui gli uomini, che hanno per natura più muscoli (dovuti a
fattori ormonali) hanno un metabolismo basale più alto rispetto alle donne,
quindi hanno bisogno di più calorie giornaliere.
Detto questo, torniamo alla nostra domanda iniziale: Come si
può perdere tessuto adiposo preservando la massa muscolare?
Beh, innanzitutto dobbiamo seguire una dieta adeguata, non
troppo ricca di carboidrati ma neanche troppo povera. Quel che voglio dire è
che i carboidrati non andrebbero mai eliminati del tutto perché la loro
assenza, paradossalmente, comporta maggiori difficoltà di smaltimento del
tessuto adiposo perché i grassi hanno bisogno di glucosio per essere ossidati.
Ma non è questo l’argomento in cui intendo addentrarmi (già trattato nell’articolo
relativo alla dieta chetogenica http://luisatrainer.blogspot.it/2014/07/definizione-e-dieta-iperproteica-cosa.html
).
Parliamo di cosa invece è meno personalizzabile: il lavoro
cardio! I grandi bodybuilders del passato e non solo, in fase di definizione
hanno sempre fatto ricorso ad un lavoro aerobico a bassa intensità (60-70% FCM)
per lunghi periodi di tempo (40-50-60 min). Di recente invece abbiamo scoperto
(o riscoperto, sotto altro nome) il c.d metodo HIIT. Quindi, ora la domanda è:
Qual'è il miglior modo per bruciare grasso preservando la
massa muscolare? Hiit o cardio vecchio stile?
Uno studio pubblicato sul Journal of Applied Physiology nel
1998 ha scoperto che in 10 settimane di allenamento di resistenza, aggiungendo il cardio, vi è stata una
maggiore perdita di grassi rispetto al solo sollevamento pesi. Purtroppo i
guadagni in termini di forza sono stati tagliati a metà. Altri studi hanno
dimostrato parimenti che la crescita muscolare è gravemente diminuita quando
viene integrato il cardio in un programma.
La spiegazione sta nel fatto che il cardio rende più
difficile il recupero. Altri ricercatori sostengono che gli adattamenti
fisiologici che seguono all'allenamento cardio sono il contrario di quelli che
si verificano con il sollevamento pesi, e che i guadagni cardiovascolari sono
quindi capaci di annullare i guadagni dell'allenamento con i pesi.
Sarebbe quindi impossibile eliminare gli effetti negativi
del cardio e massimizzare quelli positivi?
Tutto dipende da che tipo di cardio si sceglie, e quanto si
esegue.
L'Università di Tampa ha studiato gli effetti che i diversi
tipi di cardio, la loro intensità e la separazione del cardio dal lavoro con i
pesi avevano sul muscolo.
Per esempio, è stato confrontato il ciclismo alla corsa
e si è scoperto che la corsa ha causato
molto più declino in termini di crescita muscolare rispetto al ciclismo e che
la camminata in salita produce maggiori decrementi in termini di forza rispetto
alla pedalata.
Intensità e durata hanno un effetto ancora maggiore rispetto
alla modalità. Questo studio ha concluso che la perdita di grasso a lungo termine
è in realtà più bassa quando l'intensità è moderata e di lunga durata .
Al contrario, la più grande perdita di grasso si è
verificata con la durata più breve e la più alta intensità di attività , come
gli sprint .
Si è anche visto che più a lungo si fa cardio al giorno ,
maggiori sono le perdite in termini di massa muscolare. Invece, sono state
riscontrate solo piccole riduzioni dei muscoli e forza quando il cardio è stato
mantenuto a meno di 20 minuti al giorno .
Ma per quanto riguarda la 'zona brucia-grassi ?
Uno studio condotto nei primi anni '90 ha concluso che
usiamo più grassi durante l'esercizio durante l'esecuzione dell'attività a
intensità moderata ( 65% della frequenza cardiaca massima ) e di lunga durata (45-60
minuti ). Le conclusioni di questo studio si riflettono nei programmi "
brucia-grassi " comuni a quasi tutte le macchine cardio in palestra .
Tuttavia, questo studio spiega cosa accade durante l'esecuzione dell'esercizio,
ma questo non riflette necessariamente quel che accade a lungo termine .
Recentemente, un altro esperimento ha confrontato il cadio a
bassa intensità e a lunga durata con
quello breve ed intenso (60 minuti e
10-30 secondi tutte partenza sprint) . Come previsto , è stato
confermato che la lunga durata comporta la riduzione delle dimensioni del
muscolo. Ciò suggerisce che lo sprint può essere effettivamente anabolizzante e
farvi a brandelli allo stesso tempo!
Ora vi chiederete perchè i bodybuilders hanno da sempre
avuto ottimi risultati con il cardio a lunga durata. Ma, la domanda non è se il
cardio a lunga durata può aiutare a perdere grasso -certamente può farlo- , ma
piuttosto quella di come un atleta deve fare per ottimizzare l'allenamento e
raggiungere il proprio obiettivi nel modo più efficiente possibile .
In questo caso , la ricerca è chiara: sprint ad alta
intensità porta ad una maggiore perdita di grasso rispetto a quella a bassa
intensità e permette anche di mantenere e addirittura di aumentare la massa
muscolare .
Detto questo , lo sprint non è facile da iniziare, per cui è
necessario avvicinarsi con metodo. Chi è
in cerca della perdita di grasso dovrebbero provare ad eseguire 10-30
secondi di sprint per 4- 10 ripetizioni, tenendo presente che lo sprint è un
allenamento dall'intensità tale che alla fine si dovrebbero sentire i conati di
vomito. Piano piano l’allenamento con il metodo HIIT dovrebbe essere portato
intorno ai 15-20 minuti, alternando 30 secondi di scatto e un minuto di
recupero attivo.
Si può eseguire sul tapis roulant, sulla bike, sull’ellittica,
con il kettlebell swings, i salti
o semplicemente al parco o in collina. Si tratta di uno sprint seguito da un rallentamento. L'esempio classico è lo scatto di 30 sec seguito da un minuto di camminata. Sulla bike o sull’ellittica dovreste cercare alternare la pedalata più veloce possibile al rallentamento. In questo modo vengono combinati il sistema aerobico e quello anaerobico e si prende il meglio di entrambi. Sarà sufficiente un quarto d'ora post sala pesi.
o semplicemente al parco o in collina. Si tratta di uno sprint seguito da un rallentamento. L'esempio classico è lo scatto di 30 sec seguito da un minuto di camminata. Sulla bike o sull’ellittica dovreste cercare alternare la pedalata più veloce possibile al rallentamento. In questo modo vengono combinati il sistema aerobico e quello anaerobico e si prende il meglio di entrambi. Sarà sufficiente un quarto d'ora post sala pesi.
Un altro grande vantaggio di questo metodo è quello di
innalzare il metabolismo basale, quindi farvi continuare a bruciare calorie
nelle successive 48 ore.
Vengono inoltre stimolati una serie di ormoni che aiutano ad
attingere alle riserve di grasso. Quindi, per aumentare notevolmente
l'efficienza di questo metodo (il picco insulinico limita il rilascio del GH)
evitate il consumo di carboidrati nelle 2 ore precedenti all'allenamento.
Per chi invece della sala pesi non ne vuole sapere, potrebbe
permettersi una maggiore riduzione dei carboidrati e combinare il metodo HIIT con
la c.d dieta Carb Cycling. Questo tipo di dieta prevede un su e giù con i
carboidrati. Si tratta di evitarne l'assunzione per 3 giorni a settimana (per
quanto io non sia molto d'accordo con l'eliminarli del tutto come vi ho già
anticipato, ma credo che si dovrebbero mantenere a colazione e a pranzo, comunque
in dosi ridotte), giorni in cui non ci allena. In mezzo a questi giorni
andranno inseriti quelli in cui si assume un livello moderato di carboidrati e
quelli in cui il livello è più alto. Ad esempio:
Lunedì: niente carboidrati (ma molte verdure e proteine)
Martedì: pochi carb
Mercoledì: max carb
Giovedì: niente carb (ma molte verdure e proteine)
Venerdì:pochi carb
sabato: max carb
Domenica: pochi/niente carb (ma molte verdure e proteine)
Ovviamente questo metodo deve essere personalizzato e adatto
allo stile di vita della persona che lo segue (il livello di carboidrati non
potrà essere lo stesso per chi fa un lavoro d'ufficio, e chi, ad esempio,
lavora in cantiere!).
Ora non rimane che da dire: aggredite il grasso e mettetelo
k.o!!!
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