Grassi idrogenati e grassi non idrogenati. Come interpretare tali indicazioni riportate sulle etichette dei prodotti alimentari
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Unknown
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10:54
Oggi vorrei parlarvi dei grassi non idrogenati e di come deve essere interpretata tale dicitura sulle etichette dei vari
prodotti alimentari in commercio.
Un po’ tutti sanno che ci sono due tipi di grassi: quelli
saturi e quelli insaturi e sono i primi a "fare male". Infatti i
grassi saturi (prevalentemente quelli a catena lunga) aumentano il colesterolo
nel sangue e il rischio di malattie ad esso correlate.
Vorrei precisare che non sono cattivi in assoluto; per chi
non è in sovrappeso e ha un corretto livello di trigliceridi non sono nocivi;
insomma, fanno male solo se si accumulano.
I grassi insaturi, al contrario, possono avere un effetto
protettivo (sia quelli monoinsaturi, come l'acido oleico contenuto nell'olio
d'oliva, che quelli polinsaturi, come gli omega 3) e in generale controllano
molti processi metabolici.
Ora, il consumatore medio sa che le industrie alimentari,
pur utilizzando oli liquidi, hanno bisogno di ottenere prodotti soliti, che si
conservino bene a temperatura ambiente e, soprattutto, costino poco
all'azienda. Questo risultato viene ottenuto attraverso il processo di
idrogenazione (che rompe i legami di carbonio e aggiunge idrogeno mediante
procedimenti a temperatura e pressione elevata). Insomma, anche partendo da un
olio di colza (che in origine ha pochi grassi saturi) si ottiene un grasso
saturo e dannoso per la salute.
Ora il problema si pone in riferimento ai grassi vegetali
non idrogenati. Questa indicazione porta il consumatore poco esperto a pensare
che:
1. si tratta di grassi vegetali, quindi
"naturali", buoni.
2. non sono idrogenati, quindi non trattati, lasciati al
loro stato naturale.
In realtà questa indicazione è ingannevole; infatti, anche
se questi grassi vegetali non sono stati sottoposti al processo di
idrogenazione, si tratta di grassi di scarsa qualità, che già in natura
contengono un'importante quantità di grassi saturi (uno dei più usati è l'olio
di palma, che contiene circa il 50% di grassi saturi, contro il 13-14%
dell'olio d'oliva) e, non bisogna dimenticarsi il processo di estrazione a
caldo di questi oli, che distrugge le
vitamine, i minerali e gli elementi fitochimici contenute nel seme. Il
risultato è un grasso saturo, per di più privo delle sostanze buone contenute
in origine.
NB: Le
quantità di acidi grassi essenziali raccomandate per l'organismo umano nel caso
di un uomo adulto, sono state approssimativamente stimate in:
·
6 grammi al giorno di omega-6 (contenuti
soprattutto in oli di semi, frutta secca e legumi)
·
1,5 grammi al giorno di omega-3 (contenuti
soprattutto nei pesci dei mari freddi, olio e semi di lino)
Per le
donne le quantità raccomandate sono pari a:
·
4,5 grammi al giorno di omega-6
·
1 grammo al giorno di omega-3.
Per i
bambini di età compresa tra 4 e 10 anni le quantità raccomandate sono pari a:
·
4 grammi al giorno di omega-6
·
1 grammo al giorno di omega-3.
Alimenti
|
Omega3
|
Omega 6
|
PESCE GRASSO |
||
100 g di salmone, sgombro freschi o in scatola al naturale
100 g di aringa fresca o affumicata |
2.2 g
|
-
|
OLI VEGETALI SPREMUTI MECCANICAMENTE |
||
10 grammi di olio di semi di mais
|
-
|
5 g
|
10 grammi di olio di semi di sesamo
|
-
|
4.5 g
|
10 grammi di olio di semi di soia
|
0.8 g
|
5 g
|
10 g di olio di semi di girasole
|
-
|
6 g
|
10 g di olio di semi di lino o 40 grammi di semi di lino
|
5.8 g
|
1.4 g
|
10 g di olio di germe di grano
|
0.5 g
|
5 g
|
10 g di olio di oliva
|
-
|
1 g
|
FRUTTA SECCA |
||
20 grammi di noci sgusciate (5 noci medie)
|
1.32 g
|
5 g
|
10 grammi di arachidi, pistacchi o mandorle
|
-
|
1 g
|
LEGUMI |
||
100 grammi di ceci in scatola
|
-
|
2 g
|
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alimentazione